Come sopravvivere nel mercato odierno: strategie chiave per le PMI

13 nov 2024

Nonostante l’Italia conti 8,2 milioni di partite IVA, nel nostro Paese manca una cultura imprenditoriale diffusa che prepari i nuovi imprenditori ad affrontare le sfide del mercato.

Le scuole e le università italiane, infatti, sono strutturate per preparare gli studenti al lavoro subordinato ma non per avviare attività autonome o gestire una propria impresa.

Così, chi desidera aprire una partita IVA si trova a navigare un mercato complesso senza le competenze specifiche necessarie per competere, come la gestione dei clienti, l’analisi del mercato, la gestione finanziaria e il controllo del flusso di cassa.

È evidente che essere bravi in una professione non è sufficiente: servono una serie di abilità manageriali che solo l’esperienza e un’educazione mirata possono fornire.

 

Le difficoltà di sopravvivenza delle partite IVA

La carenza di formazione imprenditoriale si traduce in un tasso di fallimento elevato tra le partite IVA, con circa il 50% di aziende che chiude entro i primi cinque anni di attività

Questo dato allarmante riflette un ambiente ostile in cui pesano tasse elevate, burocrazia complessa e difficoltà di accesso al credito.

Nonostante il desiderio di molti imprenditori di resistere e prosperare, le risorse limitate, la mancanza di supporto istituzionale e le sfide economiche rendono arduo il cammino per chi avvia una nuova attività.

Gli imprenditori che riescono a superare questi primi anni si distinguono per la loro capacità di adattarsi, sviluppando spesso una resilienza e un’abilità decisionale che diventano cruciali per la crescita futura.

 

La necessità di uno studio di mercato preliminare

Un elemento chiave per il successo di qualsiasi attività è l’analisi preliminare del mercato. In Italia purtroppo questo passaggio essenziale è spesso trascurato o svolto in maniera superficiale. 

La mancanza di esperienza e di formazione spinge molti imprenditori ad agire senza un piano strategico chiaro, limitando le loro possibilità di successo.

Un’analisi di mercato efficace dovrebbe includere lo studio della domanda, l’individuazione dei clienti target e la valutazione della concorrenza.

Se hai un’azienda dovresti sapere la risposta a queste domande:

  • Quanto ti costa mediamente acquisire un nuovo cliente?
  • A quanto ammonta il “LifeTime Value”, cioè il valore “a vita” medio dei tuoi clienti?
  • Qual è l’importo medio dei loro acquisti?
  • Di quanti giorni è la frequenza di acquisto?
  • Qual è il prodotto o servizio su cui hai più marginalità?
  • Sai dire da che fonti arrivano, in che percentuale, i tuoi nuovi clienti ogni anno?

Se non conosci i numeri reali della tua impresa, non potrai mai uscire dalla “ruota del criceto” in cui sono attualmente segregati la tua liquidità, il tuo credito e la tua acquisizione clienti.

È importante prevedere un piano per la gestione della liquidità, un fattore determinante per garantire la stabilità dell’attività nei primi anni. Questo approccio strategico, se adottato da più imprenditori, potrebbe migliorare significativamente il tasso di sopravvivenza delle partite IVA.

 

I vantaggi competitivi delle PMI italiane: snellezza e agilità

Nonostante le sfide, le piccole e medie imprese italiane hanno alcuni vantaggi competitivi rispetto alle grandi aziende. 

Uno dei loro punti di forza principali è la snellezza decisionale: la mancanza di strutture burocratiche complesse permette agli imprenditori di prendere decisioni in modo rapido e senza i lunghi processi che caratterizzano le grandi imprese. 

Questa agilità decisionale consente loro di modificare la propria offerta o di testare nuove strategie senza dover attendere il consenso di molteplici figure. 

 

La rapidità di risposta alle trasformazioni del mercato

Oltre alla velocità decisionale, le PMI si distinguono per la capacità di reagire prontamente ai cambiamenti del mercato. 

A differenza delle grandi aziende che richiedono tempi lunghi per adattarsi a nuove esigenze, le piccole imprese possono reinventarsi e rispondere più rapidamente alle nuove tendenze o alle mutevoli richieste dei clienti.

Questo vantaggio permette di cogliere opportunità che, spesso, le grandi aziende perdono a causa dei processi lenti e strutturati. La flessibilità e la capacità di adattamento sono dunque risorse preziose per le piccole imprese, che possono sfruttare le trasformazioni del mercato a loro favore.

 

Le sfide finanziarie: accesso al credito e gestione economica

La crisi economica del 2008 ha portato ad una stretta creditizia che ha penalizzato le piccole imprese, rendendo difficile per molti imprenditori ottenere i finanziamenti necessari per avviare o espandere la propria attività. 

Anche quando il credito è disponibile, i tassi di interesse elevati e le garanzie richieste possono rappresentare un ostacolo insormontabile.

Inoltre, molte PMI hanno una gestione economica limitata, spesso confinata al pagamento dei fornitori, all’incasso dai clienti e agli obblighi fiscali. 

Questo approccio privo di una visione strategica impedisce agli imprenditori di pianificare in modo efficace e di prendere decisioni basate su dati finanziari solidi, compromettendo la crescita e la stabilità delle loro attività.

 

Le dinamiche familiari: rischi e opportunità

Nelle PMI italiane è frequente coinvolgere familiari e amici nella gestione dell’impresa. Sebbene questi legami personali possano offrire un supporto emotivo nei momenti difficili, rappresentano anche una sfida potenziale. 

Le dinamiche familiari possono generare conflitti di interesse e creare tensioni che, a lungo andare, possono compromettere l’efficienza dell’attività. 

Tuttavia, se gestite correttamente, queste relazioni possono anche essere una risorsa per l’azienda, offrendo un network di fiducia su cui contare. Per sfruttare al meglio questi legami, è fondamentale stabilire ruoli chiari e comunicare in modo trasparente.

 

Alla luce di tutto ciò, cosa dovrebbe fare una PMI per sopravvivere in un mercato mutevole e complesso come quello odierno?

Per affrontare le sfide del mercato odierno, le PMI devono adottare diverse strategie chiave:

  • Adattamento al mercato: monitorare tendenze e preferenze dei consumatori e analizzare la concorrenza per rispondere rapidamente alle nuove esigenze, introducendo anche prodotti personalizzati e sostenibili.
  • Investimento in digitalizzazione: l’uso di software di gestione, CRM e automazione operativa migliorano l’efficienza e riducono i costi, mentre il digital marketing offre una maggiore visibilità.
  • Gestione finanziaria solida: monitorare flussi di cassa e parametri finanziari chiave come il costo di acquisizione cliente e il "LifeTime Value" che aiuta a mantenere la liquidità e a pianificare con precisione gli investimenti.
  • Diversificazione e innovazione: ampliare i segmenti di clientela e investire in ricerca e sviluppo mantiene l’azienda competitiva e attraente per nuovi mercati.
  • Formazione del team: investire nelle competenze digitali e motivare il personale aumenta la produttività e la qualità della gestione aziendale.
  • Relazioni con clienti e fornitori: rafforzare la fidelizzazione dei clienti e creare collaborazioni strategiche assicura stabilità aprendo a nuove sinergie.

In conclusione possiamo affermare che puntando su agilità, innovazione, controllo finanziario e relazioni forti, una PMI può trasformare le difficoltà del mercato in opportunità per una crescita sostenibile e duratura.

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